Relazioni (semiotiche)

Se vogliamo trovare un concetto chiave della semiotica, il concetto su cui essa si fonda, questo è io concetto di relazione. Senza tale concetto, infatti, non sarebbe possibile alcun pensiero semiotico.

La relazione prima è quella fra un soggetto e il mondo-ambiente (Umwelt) in cui si trova. Mondo che, in sé, gli si presenta come oscuro e carico di estraneità, o alterità. E anche, come carico di possibilità.

Sarà proprio la tensione verso la conoscenza dell’infinità di questo mondo che innescherà quell’attività mentale, e quindi operativa, che chiamiamo produzione segnica.

Wayfinding e cognizione spaziale

«Sì, il wayfinding è sicuramente un’istruzione per l’uso. Ma deve trattarsi di un’istruzione dal basso: istruzione come predisposizione, più che come ordine. Detto altrimenti, il wayfinding ideale è la risposta a domande prima che queste vengano poste.

Ricordi il film Totò, Peppino e la malafemmena? Qui i due protagonisti si trovano per la prima volta a Milano, in piazza Duomo, cercano una ballerina e si rivolgono a un vigile con l’ormai famosa domanda: “Per andare dove dobbiamo andare, per dove dobbiamo andare? ”. Noi abbiamo sempre bisogno di istruzioni, anche quando non sappiamo bene che cosa e come chiedere. Per questo dico che il wayfinding comporta un’istruzione non autoritaria: non ti insegna, si mette al tuo servizio. Anticipa le tue domande, ha sempre una risposta».

Questo brano è tratto da una intervista che mi fece Linda Melzani, come parte della sua tesi di laurea magistrale Generative Travel (relatore Stefano Mandato, Facoltà del design, Politecnico di Milano, 2006).

Se vuoi leggerla tutta, scarica qui il pdf: Wayfinding e cognizione spaziale